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Internet marketing e siti responsive, cosa cambia con le nuove regole di Google

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Google ha annunciato una rivoluzione: da poche ore ha modificato il suo algoritmo e nelle ricerche che gli utenti effettuano saranno valorizzati i siti responsive, cioè ben visibili sui dispositivi mobili: smartphone e tablet. La modifica è entrata in vigore il 21 aprile e conferma che il 2015 è l’anno del “mobile friendly”. Gli internet marketer stanno virando rapidamente in questa direzione. I loro siti sono tutti responsive e negli ultimi mesi sono nati molti temi per WordPress che adattano automaticamente il design ai dispositivi mobili, caricando le pagine con velocità. Allo stesso tempo, anche il web design sta cambiando rapidamente. I siti devono essere pensati, prima di tutto, per essere ben visibili su smartphone e tablet. Quindi poca grafica (ma bella), molto contenuto, form sign up che richiede al lettore di compiere un’azione e registrarsi a una lista.

Andrea Leti, 32 anni, pugliese, lavora per i principali internet marketer italiani. Realizza unicamente siti web marketing oriented. Ha iniziato nel 2008 e oggi è considerato un “guru” in questo settore. Molti giovani si rivolgono a lui per crearsi un lavoro con internet. Sul suo blog mette a disposizione videocorsi e un libro (gratis) con i segreti per creare un sito impeccabile. Ha anche creato il primo tema responsive italiano che può usare anche chi non sa nulla di programmazione. «Oggi la potenzialità di un sito, di un progetto web, deve essere misurata non solo per il traffico che riceve, ma anche dalla capacità di ‘Fare lista’, ovvero di raccogliere contatti targhettizzati, di persone interessate a un determinato argomento», spiega Leti. Consigli per chi vuole lavorare in questo campo? «Bisogna porsi tre domande: chi è il mio pubblico? Esiste un interesse reale su quello che voglio proporre? È un progetto utile? E infine, bisogna usare un Autoresponder professionale, per creare e gestire liste di nomi, non usando script o plugin gratuiti che sono poco affidabili».

In questi giorni, dopo l’annuncio di Google, Josè Scafarelli, napoletano, ex avvocato e oggi internet marketer di successo, ha lanciato un tema responsive per favorire la conversione rapida dei vecchi siti web. Sul suo blog invece insegna come creare infoprodotti e guadagnare con internet. Tiene i suoi corsi di formazione a Malta, dove si è trasferito da pochi mesi con la compagna Ana Maria Ghinet (anche lei internet marketer nel campo olistico) e grazie alle tecniche all’infomarketing guadagna 15 mila euro al mese. «Internet sta cambiando rapidamente. Il traffico si sta spostando sui dispositivi mobili e per vendere un corso, un prodotto o un servizio bisogna avere un sito responsive e, allo stesso tempo, deve essere veloce nel caricamento delle pagine. E’ il modo migliore per sfruttare le tattiche dell’internet marketing». Scafarelli rivela però un rischio per coloro che decidono di fare questo lavoro: «L’internet marketing può favorire la videodipendenza e il tecnostress, perché si trascorre molto tempo connessi alla Rete per gestire tante informazioni. Bisogna imparare a staccare la spina e depurare corpo, mente e anima». In che modo? Ai suoi ritiri olistici partecipano professionisti, imprenditori, programmatori e info-lavoratori: studiano internet marketing e tecniche di rilassamento psicofisico.

Ma che significa avere un sito responsive con una grafica essenziale? Gianmarco Miatton, 39 anni, internet marketer, vive e lavora a Reggio Emilia. È un grafico esperto nella gestione delle immagini (sull’argomento regala un libro gratis qui). «Oggi l’uso di grandi e belle immagini è centrale nella nuova generazione di siti internet.  Saper usare Photoshop può dunque aiutare a realizzare  immagini ad hoc per presentare un corso o un infoprodotto». Un esempio? Gli internet marketer utilizzano photoshop per la creazione delle ecover, cioè le copertine dei libri e manuali, associate ai loro prodotti digitali.

E tu, caro lettore, hai un progetto nel cassetto? Vuoi crearti un lavoro su internet? Se la politica italiana fa poco o nulla per il lavoro, bisogna ingegnarsi con qualche idea. Il mio “viaggio nell’internet marketing italiano” ha questo scopo: aiutare i lettori a tirare fuori un sogno e crearsi un reddito con la Rete. Se ritieni utile questo articolo, condividilo sui social network  (io sono qui). Anche i tuoi amici hanno idee nel cassetto e sogni da realizzare.

Leggi le precedenti puntate del mio viaggio nell’internet marketing italiano
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